Il
tappo di sughero pare che fosse già utilizzato al tempo dei Romani ma solo nel
1600 fu usato per la chiusura delle prime bottiglie di vetro per lo Champagne.
I
tappi di sughero vengono prodotti con la corteccia di una particolare quercia –
Quercus Suber L. – che è presente sul Mediterraneo. L’albero impiega 40 anni
prima di poter fornire il sughero adatto alla produzione dei tappi.
I
più grandi produttori di sughero per tappi sono la Spagna e il Portogallo che
ha un clima simile a quello del Mediterraneo. Anche in Sardegna c’è una buona
produzione di sughero da bottiglia.
Attualmente
si producono circa 20 miliardi di tappi ma l’impulso mondiale alla coltivazione
della vite ha richiesto nuove soluzioni alternative al sughero.
Il
tappo in silicone è una delle alternative che non piace molto al pubblico ma
garantisce atossicità, non si sbriciola, non viene attaccato da muffe. Il tappo
in silicone inoltre non consente al vino di “respirare” per cui è necessario
imbottigliare il vino al momento “giusto” (non può essere invecchiato in
bottiglia) per essere apprezzato dal palato.
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