venerdì 1 giugno 2012

SIMONE MARTINI E IL PATCHWORK


In un quadro Simone Martini ( Siena 1284, Avignone 1344) è raffigurato un paesaggio dove i Castelli di Montemassi e Sassoforte nelle terre senesi sono assediati dal capitano di ventura Guidoriccio da Fogliano.

Guiodoriccio e la gualdracca del suo cavallo luccicano di oro e di blu.

Questi capi erano eseguiti in patchwork e quindi questo genere creativo tutto al femminile, era già praticato nel Medio Evo in Italia.

Probabilmente è il primo dipinto che raffigura questa tecnica di cucito.

Io, ignorante, credevo che il patchwork l’avessimo importato dalle donne del “Far West”…. Beata cultura del cinema!

Ed invece le donne europee cucivano già gli abiti dei crociati in questo modo.

(Probabilmente le donne irlandesi sono le responsabili dell’esportazione del patchwork in America)

Le vesti venivano cucite con questa tecnica e indossate sotto le corazze per resistere al logorio subìto con le armature.

Gli abiti per essere resistenti erano confezionati in pelle di camoscio, daino o altre pelli sempre molto durevoli, affinché non si strappassero sotto le reti metalliche che proteggevano i guerrieri.

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