lunedì 29 luglio 2013

edicola di via del Pellegrino, Roma

Sto trascurando questo spazio che invece mi darebbe molte soddisfazioni perchè sono molti i visitatori...
Io ho colto l'opportunità di "rubare" questo post su Facebook del gruppo "Roma Sparita" perchè lo seguo con avidità e anche perchè amo Roma.
La foto e la descrizione è loro.





LE EDICOLE SACRE DI ROMA: VIA DEL PELLEGRINO

L'edicola di Via del Pellegrino, angolo Arco di Santa Margherita, è una delle edicole barocche più famose di Roma. Fu realizzata nel 1716, in stucco, da Francesco Moderati, scultore e stuccatore abbastanza famoso, su commissione del Cardinale Pietro Ottoboni. La statua della vergine con il bambino in braccio è coronata da un fastigio ornato da due angioletti. Nel medaglione sotto la statua è invece raffigurato San Filippo Neri affiancato da una coppia di aquile a due teste, simbolo della famiglia committente degli Ottoboni

martedì 2 luglio 2013

Ricetta per l'estate..... "Spaghettini alla Scapola"


Tu moje, doppo er solito trasloco,
se gode co' li pupi sole e bagni,
e tu, rimasto solo, che te magni,
si nun sei bono manco a accenne er foco?
Un pasto in una bettola, a dì poco,
te costa un occhio appena che scastagni;
si te cucini invece ce guadagni
e te diverti come fusse un gioco.
Mo te consijo 'na cosetta cicia
ma bona, pepe e cacio¹ solamente,
che cor guancialepoi se chiama Gricia.²
E m'hai da crede, dentro a quattro mura
magnà in mutanne...senza un fiato...gnente...
se gode più de' la villeggiatura.
  • ¹ Pecorino romano.
  • ² Il condimento alla «Gricia» è l'originaria «Matriciana» come la facevano i pastori laziali, con guanciale e salsicce a pezzi.
                                                                                                     Aldo Fabrizi - La pastasciutta 1974

sabato 22 giugno 2013

La Giornata dei Puffi

Oggi si è la Giornata Mondiale dei Puffi.
In  tutto il mondo si ricorda l'anniversario della nascita di Peyo, Pierre Culliford nato a Bruxelles il 25 giugno 1928, il creatore delle famose creature "alte due mele o poco più"...
Questa mattina presto presto, nei luoghi più belli di Roma, c'è stato un piccolo esercito.
Quattromila per una "invasione" blu: da Piazza di Spagna a Piazza Navona, da Castel Sant'Angelo a Via della Conciliazione, passando per via del Corso, Fontana di Trevi, Piazza Venezia e il Colosseo

(notizia liberamente tratta da repubblica.it)




giovedì 13 giugno 2013

Barzelletta.... per cucinare

Tra amici single:
"Gigi, sto imparando a cucinare la pasta!"
"Allora fai passi da gigante, bravo!"
"Quanto tempo fai bollire l'acqua per la pasta?"
"Boh, dipende dal tipo!"
"E' acqua di rubinetto!"




Questa non è una barzelletta ma è una storia vera, della mia famiglia, dei miei nonni.
Mio nonno era stato abituato a non avere nessun tipo di approccio alla cucina se non con il piatto
servito e pronto per essere mangiato. Credo che una sola volta si sia dovuto "arrangiare" da solo perchè la nonna era di ritardo: era andata dal dottore.... Lui ovviamnete non poteva aspettare, le dodici e trenta erano e le dodici e trenta dovevano essere rispettate, così mise da solo la pentola al fuoco....Qualcuno gli aveva detto che la pasta cuoceva in 10 minuti.... E lui riusci a fare la colla! sapete come? Misa la pasta a freddo assieme all'acqua e poi accese il fuoco! la nonna arrivò giusto in tempo per buttare tutto e rifare la pentola daccapo!

dedicato a Roma....

Mi è preso, stasera, una nota nostalgica. Mi manca Roma. E' tanto che non ci vado....


sabato 20 aprile 2013

KOKESHI


Le bambole Kokeshi sono bamboline tradizionali giapponesi.
Originarie di Tohoku, regione situata nella parte nordorientale dell'isola Honshu, sono bambole di legno con un corpo rotondo, una testa sferica e poche linee stilizzate per definire il viso. La caratteristica evidente di queste bambole è la mancanza delle braccia e delle gambe.
Il successo delle Kokeshi ha creato anche il modello a cui si è ispirato Savva Mamontov per creare le Matrioske, bambole russe, una dentro l'altra che ben conosciamo (o no?)      

Le prime bambole Kokeshi furono realizzate da artigiani del legno, i Kiji-shi, nel "Periodo Edo (1600-1868), probabilmente all'inizio del 1800. All'inizio erano state concepite come souvenir per i turisti che frequentavano le Terme della prefettura di Miyagi ma ben presto la loro bellezza e il loro successo fu diffuso in tutta la regione di Tohoku.




Il design dei Mii, avatar  per la Nintendo Wii  è ispirato proprio alle bambole Kokeshi.

lunedì 15 aprile 2013

CALIMERO compie 50 anni!

Calimero è il personaggio della pubblicità per il pubblico italiano: il pulcino piccolo e nero.
Nel Carosello per la Mira Lanza, 50 anni fa, fu caro a tutti i bambini ed è rimasto nell'immaginario collettivo.
Un mio amico ad esempio mi chiama spesso Calimero, quando mi sciorino tutti i miei guai! :-)
Il pulcino che caduto nel fango diventa nero non viene più riconosciuto dalla mamma e la sua battuta passata alla storia era: "E' un'ingiustizia però!"
Ovviamente alla fine del messaggio pubblicitario Calimero esce dal bucato, lavato con un detersivo della suddetta marca ed è bianchissimo e può tornare dalla mamma che lo riconosce!


ma che mamme c'erano 50 anni fa? :-D

domenica 6 gennaio 2013

E' ARITORNATA LA BEFANA


Oggi, ch'è aritornata la Befana,
ripenso a quanno ch'ero regazzino:
vedo Piazza Navona, la buriana,
rìsento er concertino fatto co' le trombette
dentro l'orecchio de le regazzette
che a forza de risate e de strilletti
e facenno vedé de scappa via,
pareveno 'no stormo d'ucelletti.
Quanta semplicità! Quanta allegria.
E me rivedo puro que la sera
che nonna me se mise accosto al letto
e, doppo detta assieme la prejera,
me fece un discorsetto.
Dice: - Stanotte ariva la Befana...
Va in giro pe' li tetti
ìnfagottata in una palandrana,
e cià un sacco co' tanti regaletti
pe' le creature bone
pe' vedelle contente,
e un antro co' la cenere e er carbone
pe' quelle più cattive e impertinente.
E gira... gira sempre, poverettal
Se ferma solamente a 'gni cammino
pe' poté mette dentro a la carzetta
quello che ha meritato er regazzìno.
Però, cocco mio bello, t'ho da dì
che la Befana nun finisce qui,
che la Befana nun è mai finita
ma t’accompagnerà tutta la vita,
pronta a premiatte si fai |'azzione bone...
si fai der male pronta gastigatte
portannote la cenere e er carbone.
Senti tu' nonna che te dice questo:
Mantiette sempre onesto...
ricordete che ar monno quer che vale
è fa sempre der bene e mai der male.

So passati tant’anni...
N'ho fatto de cammino su 'sto monno...
da la vita ciò avuto gioie e affanni...
er nipotino è diventato nonno.
Ma la voce de nonna, pora vecchia,
ancora me risona nell'orecchia:
- Ricordete che ar monno quer che vale
è fa sempre der bene e mai der male. -
E mo, come quann'ero regazzino,
me domanno co' un po' de commozione:
- Si metto la carzetta ner cammino
ce trovo più regali... o più carbone?
  Checco Durante